Nel 2022 sono stati diagnosticati
all'ospedale Parini di Aosta 162 nuovi casi di carcinoma della
mammella. Lo ha comunicato l'Usl della Valle d'Aosta, precisando
che 105 pazienti hanno ricevuto un intervento chirurgico come
trattamento primario e per 98 era disponibile l'istologico per
la valutazione multidisciplinare post intervento: 23 di loro
sono risultate eleggibili al test genomico ormonoresponsivo
'OncotypeDx' e dopo il test soltanto 7 hanno dovuto effettuare
un trattamento chemioterapico.
"Si tratta di un importante progresso nell'ottica di una cura
sempre più mirata e personalizzata. Il 20% circa delle donne che
ogni anno si ammalano di tumore presenta dei fattori prognostici
indeterminati: gli esami di routine non ci danno informazioni
sufficienti per capire il rischio di recidiva e per stimare il
beneficio del trattamento chemioterapico. Utilizzando il test
genomico, per una percentuale consistente di questo gruppo di
pazienti si profila la possibilità di evitarlo, con innegabili
vantaggi dal punto di vista della protezione della salute della
donna sia rispetto alla tossicità che i farmaci chemioterapici
comportano, sia per l'aspetto psico-emotivo conseguente alla
conservazione dei capelli e delle sopracciglia, sia per la
qualità di vita familiare e sociale oltre alla capacità
lavorativa" spiega Marina Schena, direttrice del reparto di
Oncologia del Parini, che aggiunge: "Nel 2022 abbiamo assistito
anche in Valle d'Aosta, come a livello nazionale, a un aumento
dei nuovi casi, molti dei quali già metastatici".
"Considerati gli effetti avversi che sovente procurano le cure
chemioterapiche sia a livello fisico sia e soprattutto a livello
psicologico - commenta l'Assessore regionale alla sanità,
Roberto Barmasse - evitare il trattamento chemioterapico anche
a una sola paziente è già un grande traguardo raggiunto".
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