(ANSA)- ROMA, 21 GIU - Estate tempo di sole: ma attenzione,
perché da amico può trasformarsi in nemico se non vi si espone
nel modo giusto. Bisogna evitare le ore più calde e non restarvi
a lungo, applicare più volte una crema solare con un fattore di
protezione superiore a 30, indossare occhiali, cappello
maglietta e non esporre direttamente al sole neonati e bambini
piccoli.
Occhio anche ai nei, sempre e non solo in estate. Vale la
regola delll'Abcde, dove A sta per asimmetria, B per bordi
irregolari e frastagliati, C per colore della macchia molto
scuro o con diverse gradazioni, D per dimensioni superiori a 6
mm o in aumento, E per evoluzione nell'aspetto di una macchia,
come un neo che diventa da liscio a rugoso o che comincia a
bruciare, prudere o sanguinare. I consigli arrivano dall'Airc,
l'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, in vista
della stagione estiva.
Airc ricorda che l'esposizione ai raggi solari ha diversi
effetti positivi (stimola la produzione di vitamina D), ma i
raggi ultravioletti UVA e UVB contribuiscono alla formazione dei
tumori della pelle. In particolare raddoppia il rischio di
sviluppare un melanoma cutaneo, uno dei principali tumori in
giovane età: in Italia è il terzo più frequente sotto i 50 anni.
Si stima che nel 2017 nel nostro Paese 14.000 persone, 7.300
uomini e 6.700 donne, abbiano ricevuto una diagnosi di melanoma
della cute. Purtroppo l'incidenza cresce ogni anno del 4,4%
nella popolazione maschile e del 3% in quella femminile. La
sopravvivenza a 5 anni, però, è pari all'86,8%, fino al 93,6%
nei pazienti giovani (15-44 anni). Questo grazie ai progressi
della ricerca. Nel solo 2018, Airc ha destinato oltre 2,6
milioni di euro per 34 progetti e borse di studio sui tumori
della pelle. "I ricercatori AIRC sono in prima linea a livello
internazionale nella ricerca sul melanoma - spiega Federico
Caligaris Cappio, Direttore Scientifico di Airc - grazie anche
al loro importante contributo c'è stata una svolta nella
cura,soprattutto con l'immunoterapia e protocolli combinati con
altri approcci terapeutici".
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