La scoperta di avere un tumore al polmone al quarto stadio è arrivata come un fulmine a ciel sereno, a gennaio 2018, nella vita di Isabella de la Houssaye, 55 anni, mamma di cinque figli. La donna non fuma, non beve e ha uno stile di vita incredibilmente attivo. Da quando ha saputo della patologia , ha completato 50 maratone e ha corso nei Campionati Ironman. E un suo obiettivo è stato intraprendere un'avventura da ricordare con ciascuno dei suoi figli, in particolare per spingerli al limite e insegnare loro "gioia e sofferenza allo stesso tempo". Con Bella, 22 anni, l'unica femmina, e seguita da due guide e da una reporter e un fotografo del New York Times che hanno raccontato le tappe del viaggio, ha portato a termine un'impresa che ha davvero dell'eccezionale: ha trascorso il mese di gennaio scalando la cima del Monte Aconcagua, nelle Ande argentine, è la montagna più alta di tutto l'emisfero meridionale ed è una delle Seven Summits del Pianeta.
La scalata alla montagna dura circa due settimane, le temperature possono scendere fino a -40 gradi e richiedono particolari indumenti che tengano caldi, e solo il 30-40% degli scalatori raggiunge la cima. In più, le cure per il cancro e l'indebolimento hanno reso più difficile la respirazione di Isabella ad alta quota e ci sono state diverse altre sfide: la fatica a mangiare a causa della nausea, la preoccupazione di cadere perché le sue ossa erano diventate fragili, la maggiore suscettibilità alle temperature gelide.
Quando sono arrivate in cima (6962 metri), madre e figlia si sono strette in un abbraccio e sono scese anche le lacrime.
"Le montagne - ha spiegato Isabella al New York Times - hanno sempre un modo per farmi piangere".
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