Una tecnica simile a quella utilizzata nei vaccini anti-Covid ha permesso di risvegliare le difese immunitarie contro il più comune tumore della pelle, il melanoma. La strategia, sperimentata con successo nei topi, si basa sull’Rna, la molecola a singola elica parente del Dna che svolge moltissime funzioni di regolazione e controllo all’interno delle cellule. L’innovativa tecnica,
pubblicata sulla rivista Nature Nanotechnology dalla Scuola di Medicina Ichan di New York, potrebbe risultare efficace anche contro altre forme di tumore.
Le cellule tumorali impiegano diverse strategie per disattivare le difese immunitarie contro il cancro. Cercando un modo per riattivarle, i ricercatori guidati da Yizhou Dong hanno sperimentato nanoparticelle formate da grassi per trasportare molecole di Rna alle cellule del sistema immunitario dei topi. I risultati mostrano che questa tecnica non solo risveglia le difese dell’organismo, ma rimuove anche gli ostacoli presenti in altre fasi della lotta contro il tumore.
Visto il successo ottenuto contro il melanoma, gli autori dello studio hanno svolto ulteriori test sempre nei topi analizzando altri tipi di cancro: nel linfoma delle cellule B, un tumore che attacca i globuli bianchi, il sistema sviluppato ha ridotto il tumore dell’83%, mentre nel modello murino del cancro al seno circa la metà degli animali ha risposto in modo positivo. I ricercatori stanno ora pianificando un test di fattibilità e sicurezza con l’obiettivo di valutare la tecnica, chiamata Catch, in studi clinici sugli esseri umani.
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