I voti per le elezioni presidenziali statunitensi sono arrivati anche dalla Stazione Spaziale Internazionale. A bordo, infatti, ci sono attualmente 4 astronauti americani, che possono votare a distanza grazie alla stessa procedura seguita dai soldati inviati nelle missioni all’estero.
Don Pettit e Nick Hague della Nasa, arrivati entrambi a settembre sulla Iss il primo con la navetta Soyuz e l’altro a bordo della Crew Dragon di SpaceX, sapevano che sarebbero stati nello spazio durante il periodo delle elezioni. Mentre sicuramente non se lo aspettavano Butch Wilmore e Sunita Williams, giunti a bordo della navetta Starliner della Boeing nel giugno scorso per una missione che sarebbe dovuta durare solo una settimana, e che è invece tuttora in corso a causa dei problemi riscontrati sulla Starliner: i due potranno tornare sulla Terra solo a febbraio 2025, a bordo di una Crew Dragon.
In ogni caso, la procedura di voto è stata la stessa per tutti e 4. Gli astronauti ricevono inizialmente una scheda elettorale finta, che reinviano a Terra per controllare che il processo funzioni e che mantenga effettivamente la segretezza del voto. La scheda vera e propria, in formato elettronico, viene inviata attraverso il sistema satellitare della Nasa fino a un'antenna di Terra presso il centro della Nasa a White Sands, nel New Mexico. Da qui, i dati sono trasferiti al Johnson Space Center della Nasa in Texas, che a sua volta li invia agli uffici elettorali di competenza. Per preservare l'integrità del voto, la scheda elettorale è crittografata, accessibile tramite una password che è in possesso solo dell'astronauta e dell'impiegato che dovrà conteggiare il voto.
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