Dall’epidemiologo Placide Mbala che in Congo aveva lanciato l’allarme per l’epidemia di Mpox alla dottoranda canadese Kaitlin Kharas che con il suo attivismo ha aiutato a portare al primo aumento di stipendio per i ricercatori canadesi dopo 20 anni: sono tra le 10 persone che secondo la rivista Nature hanno avuto il maggiore impatto sulla comunità scientifica mondiale nel corso del 2024.
Non è una vera e propria classifica, sottolinea la stessa rivista, bensì un elenco di persone le cui storie hanno segnato la scienza di questi ultimi 12 mesi: “persone straordinarie al centro di alcuni eventi straordinari”, le ha definite Brendan Maher, fra gli autori della lista. I dieci indicati da Nature costituiscono un gruppo molto eterogeneo che comprende l’epidemiologo Placide Mbala, dell’Istituto nazionale di ricerca biomedica di Kinshasa nella Repubblica democratica del Congo, che aveva previsto con precisione la capacità del virus Mpox di diffondersi oltre i confini nazionali, identificando anche il nuovo ceppo capace di tramettersi negli esseri umani e sollecitando a una maggiore attenzione internazionale, e Anna Abalkina, della Libera Università di Berlino che si era ritrovata inserita nella lista della Roskomnadzor, un’agenzia russa che traccia attività online e social, finita sotto controllo del governo russo per i suoi lavori di denuncia di frodi scientifiche, paper falsi e plagi ideati per inquinare la letteratura scientifica.
Nell’elenco stilato da Nature ci sono anche Kaitlin Kharas, dottoranda dell'Università di Toronto che con il suo attivismo ha aiutato a portare al primo aumento di stipendio per i ricercatori canadesi dopo 20 anni, l’avvocatessa svizzera Cordelia Bähr ha rappresentato con successo migliaia di donne in una causa storica sostenendo che il cambiamento climatico è una questione di diritti umani, e l'economista premio Nobel Muhammad Yunus ha risposto alla chiamata per diventare leader ad interim del Bangladesh, dopo una rivoluzione guidata da studenti.
Sul fronte più legato agli stretti temi della ricerca scientifica i responsabili di Nature hanno inserito invece il medico cinese Huji Xu dell’Università di Shanghai, in Cina, responsabile dello sviluppo di terapie basate cellule Car-T, modificate geneticamente, per contrastare alcune malattie autoimmuni, il fisico Ekkehard Peik, dell'Istituto nazionale di metrologia tedesco Ptb, che sta guidando la realizzazione di un nuovo tipo di orologi atomici ancora più precisi di quelli attuali, il geologo Li Chunlai, dell’Agenzia spaziale nazionale cinese che sta analizzando i primi campioni di terreno in arrivo dal lato nascosto della Luna, prelevati dalla missione Chang'e 6. Infine, ci sono anche Rémi Lam, ricercatore di Google DeepMind a San Francisco, che ha introdotto potenti strumenti di intelligenza artificiale nelle previsioni meteorologiche per renderle più rapide e Wendy Freedman, astronoma all'Università di Chicago, che ha presentato nuovi risultati che potrebbero fare definitivamente luce su uno dei grandi misteri della cosmologia: la velocità dell’espansione dell’universo.
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