E' il terzo passaggio ravvicinato di un asteroide in otto giorni: dopo l'arrivo di 1998 HL1 il 25 ottobre e quello di 2019 UB8 del 28 ottobre, arriva 2019 UG11, scoperto lo scorso 29 ottobre dal programma di sorveglianza Mount Lemmon Survey, dell'Università dell'Arizona. Il passaggio ravvicinato è previsto alle 21,42 italiane del primo novembre.
L'asteroide 2019 UG11, fotografato il 30 ottobre 2019 (fonte: Gianluca Masi, The Virtual Telescope Project)
Il momento migliore per osservarlo dall'Italia è la seconda parte della notte, quando l'asteroide si muoverà tra le stelle dell'Auriga, della Lince e dell'Orsa Maggiore. Chi non ha un telescopio a disposizione potrà comunque seguire l'asteroide sul canale ANSA Scienza grazie alla diretta in streaming con il Virtual Telescope a partire dalle ore 21,00.
La distanza minima dalla Terra prevista è di soli 210.000 chilometri, "appena più della metà della distanza media della Luna, ma che rimane tuttavia di assoluta sicurezza", osserva l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope. Il nuovo arrivato è un po' più grande degli asteroidi che lo hanno preceduto, con un diametro stimato tra 13 e 29 m,etri: "è un po' più grande - rileva Masi - rispetto all'asteroide che nel febbraio 2013 è esploso nei cieli di Čeljabinsk". Tuttavia per osservarlo sono necessari telescopi di un certo calibro poiché la sua luminosità è piuttosto e il moto apparente tra le stelle è molto rapido.
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