/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Le stranezze di Urano dovute al Sole, ingannata la Voyager 2

Le stranezze di Urano dovute al Sole, ingannata la Voyager 2

Dal vento solare effetti notevoli sul campo magnetico

12 novembre 2024, 07:00

di Leonardo De Cosmo

ANSACheck
Urano fotografato nel 1986 dalla sonda Voyager 2 (fonte: NASA/JPL-Caltech) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Urano fotografato nel 1986 dalla sonda Voyager 2 (fonte: NASA/JPL-Caltech) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Urano è considerato uno dei pianeti più enigmatici, ma le sue stranezze sono solo il frutto della sfortuna: quando nel 1986 venne sorvolato dalla sonda Voyager 2 era in atto un'attività solare così forte da alterare il campo magnetico del pianeta. Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Nature Astronomy e coordinato da Jamie Jasinski, del California Institute of Technology (Caltech), che propone in questo modo una soluzione alternativa alle stranezze del campo magnetico di Urano.

Conosciamo ben poco degli oggetti più esterni del Sistema Solare perché sono talmente lontani che studiarli da Terra è molto difficile e l'invio di sonde richiede moltissimo tempo per raggiungerli, nonché innumerevoli sfide tecnologiche, e di conseguenza anche costi molto alti. Tanto difficile che solo una volta Urano è stato visitato da vicino, a 81mila chilometri di distanza nel 1986, con il sorvolo della Voyager 2 che ha permesso di fare una serie di foto ravvicinate e studiarne la magnetosfera, ossia la regione in cui il campo magnetico del pianeta interagisce con le particelle in arrivo dal Sole.

Sono stati dati preziosi, dai quali è stato possibile dedurre alcune caratteristiche interne del pianeta, indicavano inoltre forti asimmetrie nel capo magnetico, con la presenza di elettroni altamente energetici. Gli stessi dati sono stati utilizzati in seguito come base per tutti i successivi studi su Urano.

Tuttavia, analizzando dopo quasi 40 anni i dati della Voyager 2 prima del sorvolo, i ricercatori hanno ora scoperto che esattamente in quei giorni il pianeta era stato investito da un intenso vento solare. Un'attività tale che avrebbe distorto l'immagine reale di Urano tanto che, sottolineano gli autori della ricerca, se la Voyager 2 avesse visitato Urano solo una settimana prima del sorvolo, avrebbe trovato una magnetosfera simile a quella degli altri pianeti giganti del Sistema Solare, come Giove, Saturno e Nettuno, senza alcuna caratteristica anomala.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza