Le banche Usa sono pronte a sfruttare
le potenzialità dei nuovi iPhone 6, di cui oggi sono iniziate le
vendite in 9 paesi, e dell'Apple Pay, il sistema per pagamenti
mobile che punta a trasformare il melafonino in un portafogli
grazie alla tecnologia Nfc, con cui fare acquisti avvicinando lo
smartphone a un Pos e autorizzando la transazione tramite
l'impronta digitale. CitiBank ha inviato una mail ai propri
clienti per introdurli alla novità in arrivo a ottobre. Stessa
mossa per altre banche.
Nella mail, Citibank spiega ai clienti che con Apple Pay,
attraverso la fotocamera, potranno caricare un'immagine della
loro carta di credito su iPhone 6 e fare shopping in oltre
200mila negozi. Il sistema, sottolinea la banca, ''ha nuove
funzioni di sicurezza, compreso mostrare ai venditori un numero
di conto sostitutivo al posto di quello vero''.
A pubblicizzare l'Apple Pay, in quella che si prefigura una
battaglia a suon di reclame, sono anche diversi altri istituti
bancari. Tra questi i primi che hanno stretto accordi con Apple,
e cioè American Express, Bank of America, Capital One, JPMorgan
Chase, e Wells Fargo. Della partita sono anche i big delle carte
di credito Visa e MasterCard.
Accanto agli spot ci sono le dichiarazioni pubbliche dei
vertici delle banche. Per il Ceo di JPMorgan Chase, Jamie Dimon,
con Apple Pay si crea un "sistema di pagamenti migliore, più
rapido e più sicuro". Per il Ceo di Bank of America, Brian
Moynihan, contribuirà a "rendere migliori le vite finanziarie",
mentre per il capo di American Express, Ken Chenault, "Apple Pay
è il tipo di pensiero innovativo che avvicina i mondi del
commercio online e offline".
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