Risolto un problema di fisica quantistica con un semplice videogame. Ci sono riusciti gli utenti di Quantum Move, un gioco online ideato da Jacob Sherson, dell'università danese di Aarhus, che hanno risolto un problema molto difficile da superare con i normali algoritmi usati dai computer. Lo studio pubblicato sulla rivista Nature è il primo esempio nel campo della fisica di 'gamification', ossia la trasformazione di un vero problema di ricerca in un gioco.
Nonostante i grandi progressi dei computer, la scienza si trova ogni giorno a dover affrontare problemi irrisolvibili per i software che, senza l'intuito umano, richiedono tempi di elaborazioni troppo lunghi. Allo stesso tempo però tanta intelligenza umana viene 'sprecata' quotidianamente in giochi online e per questo è nata l'idea di creare giochi 'utili'. Sul modello di videogame scientifici di successo, come FoldIt (nato per giocare con i ripiegamenti delle proteine) e EyeWire (per mappare in 3d i neuroni della retina), i ricercatori danesi hanno creato Quantum Move per giocare con i quanti.
Il videogame ha tutti i crismi di un vero gioco, divertente e con quadri da superare via via più impegnativi, ma in questo caso l'intelligenza dei giocatori non viene sprecata. Le soluzioni vengono infatti raccolte per aiutare lo sviluppo dell'architettura dei futuri computer quantistici. Quelli che all'apparenza sono dei semplici quadri da risolvere sono di fatto veri e propri test per guidare atomi intrappolati in cristalli fotonici usando la luce di un laser.
Trovare i modi più rapidi per manipolare gli atomi richiederebbe tantissimo lavoro per i computer mentre l'intuito umano dei giocatori, molto propensi a un ragionamento 'diverso', si è rivelato molto più efficiente. Nel complesso il gioco è stato provato almeno 500.000 volte da 10.000 giocatori e le soluzioni trovate si sono rivelate le migliori possibili. Un risultato che conferma le grandi potenzialità della 'gamification' come strumento per risolvere problemi complessi anche in campi come la fisica quantistica.
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