Dopo aver scalato in pochi anni il mercato degli smartphone pur vendendo quasi solo in Cina, Xiaomi debutta anche in un altro settore di tendenza, quello dei droni, con un occhio attento non solo alle prestazioni ma anche al prezzo perché, ha spiegato, vuole "democratizzarne la tecnologia".
La compagnia, spesso soprannominata la "Apple della Cina", ha presentato il suo primo dispositivo pilotato a distanza: Mi Drone è un quadricottero dotato di una videocamera a 360 gradi che filma in alta definizione, in formato 4K. Il prezzo è contenuto: poco più di 400 euro. Sarà disponibile alla fine di luglio attraverso un programma di test.
Sarà invece finanziato tramite raccolta fondi online da domani su Mi Home un'altra variante, più economica, del drone: una versione che costerà circa 340 euro e che ha risoluzione inferiore della videocamera. Non ci sono dettagli, al momento, per la loro disponibilità al di fuori della Cina. Entrambi non saranno prodotti direttamente da Xiaomi, ma dalla compagnia cinese Flymi.
Xiaomi ha spiegato che Mi Drone può volare per sessioni di circa 27 minuti in un raggio di 3 chilometri. Dallo smartphone, inseribile nel telecomando, si potrà guardare in diretta ciò che il drone sta riprendendo. Altra peculiarità del dispositivo è il fatto che sia "modulare": l'utente potrà rimpiazzare il modulo della fotocamera, i rotori, la batteria. Previsti anche dei controlli automatici del drone pensati per gli utilizzatori alle prime armi.
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