ROMA - Il 19 novembre 2007 Amazon, il più grande negozio elettronico del mondo, prova a rivoluzionare il mondo della lettura. Esattamente come l'iPod qualche anno prima ha fatto per la musica e in anticipo di tre anni rispetto all'iPad. Basta con i libri di carta, con i volumi lasciati a impolverarsi sugli scaffali e con le valigie delle vacanze appesantite dai romanzi. Jeff Bezos lancia il Kindle, il lettore di libri digitali che consente di comprare un volume dal salotto di casa, dal treno o dal mare, scaricarlo in pochi secondi e iniziare a leggere.
Un terremoto nelle abitudini degli utenti e anche nell'industria dell'editoria. E dopo aver fatto una fortuna vendendo libri online, Amazon ha deciso di aprire librerie fisiche.
La prima versione del Kindle è stata messa in vendita negli Stati Uniti in abbinamento ad una libreria digitale di oltre 90mila titoli, anche giornali e riviste. Un'inezia rispetto ai numeri attuali, ma per il 2007 si tratta di una cifra di tutto rispetto. Il dispositivo va esaurito in poche ore anche se il prezzo non è proprio popolare, 400 dollari.
"Volevamo andare oltre il libro fisico, ci abbiamo lavorato per oltre tre anni. Si può comprare direttamente dal dispositivo in 60 secondi", spiega Jeff Bezos. "I libri non sono morti - Cinque secoli dopo Gutenberg, Amazon reinventa la lettura", titola il Newsweek. Dieci anni dopo gli eBook disponibili sono 5 milioni, di cui 180mila in lingua italiana.
Negli anni i modelli si sono evoluti nelle caratteristiche tecniche, nella capienza e nei prezzi. La vendita si è allargata a più paesi, l'eReader è diventato 'touch' e poi impermeabile con il recente modello Oasis, il sistema di lettura sempre più nitido, è arrivata l'app per dispositivi Apple e Android. E, nel 2011, il colosso dell'eCommerce è andato oltre il lettore di libri lanciando il tablet Fire, in competizione con l'iPad. Lo stesso anno è pure arrivato il 'royal endorsement': la regina Elisabetta ha reso scaricabile gratis sulla piattaforma il suo discorso di Natale.
Di pari passo alla popolarità e diffusione, sono cresciute le polemiche per l'effetto Amazon sull'editoria. Nel 2012 lo stand della società viene contestato al Salone del Libro di Parigi e alcuni osservatori imputano al colosso di Seattle la chiusura della piccole librerie. In seguito le principali case editrici hanno stretto accordi con Jeff Bezos per distribuire il loro prodotto e rastrellare più guadagni. E di recente dal Parlamento europeo è anche arrivato il via libera definitivo alla proposta della Commissione Ue che permetterà agli Stati membri di abbassare l'Iva sugli ebook allineandola con quella imposta ai libri cartacei.
Senza contare la crescita del 'self-publishing', cioè possibilità di auto pubblicare i propri scritti. Secondo le stime dell'Associazione Italiana Editori (AIE) vale almeno 17 milioni di euro, sul Kindle Direct Publishing si può pubblicare anche in formato audio-libri.
Nel mondo in cima alla top 5 dei titoli più venduti su Kindle c'è 'The Midnight Line' di Lee Child (Dell) mente in Italia c'è 'Non basta dirmi ti amo' di Daniela Volonté (Newton Compton).
Dopo questa rivoluzione tecnologica ed editoriale, a sorpresa Amazon ha lanciato negli ultimi mesi un progetto di librerie fisiche, la prima a Seattle, la seconda a New York, a due passi da Central Park. Una scelta non causale che la colloca nel 'cuore' dell'industria editoriale e lontano dalle poche e famose librerie, come The Strand a Union Square, sopravvissute al ciclone degli ebook e della stessa Amazon.
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