ROMA - Entro il 2022 l'Intelligenza Artificiale (AI) potrà incrementare i ricavi delle imprese del 38% e far crescere l'occupazione del 10%, puntando sulla formazione dei lavoratori alle nuove tecnologie. E per l'economia mondiale globale, ciò si tradurrebbe in una crescita dei profitti pari a 4.800 miliardi di dollari.
E' quanto emerge da uno studio di Accenture che analizza l'impatto dell'IA su aziende e occupazione, basato su interviste a top manager e lavoratori di aziende di 11 Paesi nel mondo, tra cui l'Italia, e presentato a Davos. Il 63% dei dirigenti intervistati ritiene che la propria azienda potrebbe creare nuovi posti di lavoro grazie alle nuove tecnologie e il 72% pensa che siano strategiche per ottenere un vantaggio competitivo sul mercato.
Anche i lavoratori sono ottimisti: il 62% si aspetta che abbia un impatto positivo sul proprio lavoro, per il 69% sarà cruciale sviluppare competenze che permettano di lavorare con le tecnologie intelligenti.
Ma nonostante questa consapevolezza generalizzata, solo il 3% dei dirigenti ha previsto un aumento significativo degli investimenti in tale ambito, sottolinea la ricerca. "Per riuscire a crescere nell'era dell'IA, le aziende devono investire di più in formazione, al fine di preparare i dipendenti a un nuovo modo di lavorare in cooperazione con le macchine," ha detto Marco Morchio, Accenture Strategy Lead per Italia, Europa Centrale e Grecia.
"Quella che noi definiamo Applied Intelligence - cioè la capacità di integrare rapidamente tecnologia intelligente e ingegno umano in tutte le funzioni aziendali - sarà sempre più un elemento imprescindibile per il successo e la crescita delle imprese".
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