NEW YORK - Levi Strauss sceglie i laser, e li sostituisce ai lavoratori. Per rendere i jeans del colore e con le pieghe strategiche, il colosso usera' dei robot, che sostituiranno coloro che si erano finora occupati delle finiture del prodotto. Il colosso del denim ha iniziato gia' a usare i robot e spera, entro il 2020, di sostituirli a tutti gli esseri umani che si occupano del lavoro di rifinitura dei jeans: un lavoro in alcuni casi con rischi di tossicita'.
L'obiettivo - riporta il Financial Times - e' quello di 'ridurre gli sprechi e i costi', accorciando anche il processo di design e di manifattura, che appare troppo lento per rispondere ai rapidi cambi nella moda. Levi Strauss non comunica quanto sta investendo nell'iniziativa: questo e' 'il futuro della manifattura dei jeans' afferma Chip Bergh, l'amministratore delegato di Levi Strauss, al Financial Times. Negli ultimi anni la societa' si e' trovata a fronteggiare una crescente concorrenza e una forte pressione sui margini e l'introduzione dei robot velocizza e rende piu' 'agile' la produzione. I laser possono compiere un la finitura di un paio di jeans in 90 secondi rispetto ai 6-8 minuti di un lavoratore in carne e ossa. Levi Strauss ha chiuso il 2017 con un utile in calo del 3% a 281 milioni di dollari, su ricavi per 4,9 miliardi di dollari.
I laser sono l'ultima indicazione in ordine temporale del ruolo crescente dell'automazione nella manifattura del 21/mo secolo. Ma lasciano intravedere anche come i milioni di lavoratori nei Paesi in via di sviluppo si troveranno ad affrontare una crescente concorrenza.
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