Le applicazioni che spopolano sugli
smartphone occidentali si fanno a misura dei mercati in via di
sviluppo, dove i telefoni e le connessioni sono meno
performanti. A seguire questa strada, già percorsa da superstar
come Facebook, Twitter e Instagram, sono in questi giorni altre
due app di rilievo: Spotify, la piattaforma più usata al mondo
per ascoltare musica in streaming, e il colosso degli incontri
amorosi Tinder.
Tinder ha già manifestato l'intenzione di espandersi in Asia.
Una passo in questa direzione è il lancio di Tinder Lite, la
versione leggera della sua app. Sullo smartphone occupa 25 volte
meno spazio rispetto all'originale, consuma meno batteria e meno
traffico dati, ma non rinuncia allo "swipe", cioè il gesto di
scorrere col dito verso destra o sinistra se si apprezza oppure
no la foto della persona che appare sullo schermo. Tinder Lite
arriverà nelle prossime settimane in Vietnam, per poi essere
lanciata nel Sudest asiatico e in America meridionale.
Anche Spotify ha appena rilasciato una versione leggera.
Spotify Lite è disponibile in 36 Paesi tra Asia, Africa, Medio
Oriente e America latina. Funziona su smartphone Android anche
con sistema operativo molto vecchio, occupa appena 10 MB di
spazio contro i 100 MB della versione originale, e consente di
impostare un limite al traffico dati, raggiunto il quale si
riceve una notifica, in modo da evitare brutte sorprese in
bolletta.
Tinder e Spotify vanno a ingrossare le fila delle app Lite,
dove sono già presenti anche Gmail, Google e Google Maps,
YouTube, Messenger e Skype.
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