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In 10 anni cervello sarà interfaccia

In 10 anni cervello sarà interfaccia

Anche gusto e olfatto interagiranno con la tecnologia

ROMA, 31 dicembre 2019, 16:56

Titti Santamato

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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I videogame che riconoscono le emozioni dei giocatori. L'Auditel che analizza le passioni dei telespettatori sui social media. Il gusto degli alimenti migliorato grazie alla tecnologia. Una passeggiata in una foresta con la realta' virtuale sentendo anche l'odore di quei luoghi. Non e' fantascienza ma quello che accadra' entro 10 anni grazie a quello che un rapporto di Ericsson definisce l'Internet dei sensi, cioe' la tecnologia che interagisce con vista, udito, gusto, olfatto e tatto.

Entro il 2030, in pratica, utilizzando il cervello umano come interfaccia, i dispositivi elettronici dialogheranno con i nostri pensieri, dando vita ad una nuova forma di interazione. Un'idea di quello che ci aspetta si puo' avere dall'acquisizione conclusa poche settimane fa da Facebook. Ha comprato Ctrl-Labs, una startup che sta studiando il modo di consentire alle persone di comunicare con i computer tramite segnali cerebrali. Mentre Elon Musk sta investendo nella societa' Neuralink per creare nuove tecnologie di connessione tra cervello e computer. A dare una spinta saranno la realta' aumentata e virtuale, il 5G e l'automazione.

Il traino verra' anche dall'intrattenimento e dello shopping online sempre piu' immersivo, ma anche dalla crisi climatica e dalla necessita' di ridurne al minimo l'impatto ambientale restando a casa e provando esperienze dal proprio desktop. Le previsioni tecnologiche sono contenute nella nuova edizione del report 'Hot Consumer Trends' di Ericsson. "Stiamo parlando di un passaggio epocale, dall'attuale connettivita' legata agli smartphone, alle esperienze immersive derivanti dalla connessione dei nostri sensi. Uno scenario in cui i visori per la Realta' Aumentata rappresentano il punto di accesso", spiega Pernilla Jonsson, Head of Ericsson Consumer & IndustryLab e co-autore del report. La ricerca di Ericsson e' condotta sulla base di interviste a 46 milioni di 'early adopter', cioe' gli utenti precoci in ambito tecnologico.

Secondo il 59%, bastera' semplicemente pensare ad una destinazione per poter vedere sui visori per la realta' virtuale il percorso tracciato dalle mappe. Il 67%, invece, ritiene che utilizzando un microfono sara' possibile imitare la voce di chiunque, ingannando anche i familiari. Il 45% degli utenti, inoltre, si aspetta anche la nascita di centri commerciali digitali dove poter utilizzare i 5 sensi durante lo shopping. Nel report si parla anche di 'Merged reality' con sette consumatori su 10 che prevedono che le esperienze di gioco in realta' virtuale saranno indistinguibili dalla realta' fisica, mentre la meta' degli utenti sostiene che i servizi di informazione adotteranno il 'fact checking' in modo estensivo poter risolvere il problema delle 'fake news'. Riguardo la privacy, infine, circa il 50% degli intervistati si aspetta che i problemi relativi alle informazioni private saranno completamente risolti in modo da poter usufruire in totale sicurezza dei vantaggi legati a un mondo basato sui dati. 


   

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