Microsoft ha concluso un contratto con il Pentagono per la fornitura di un visore a realtà aumentata, del valore di quasi 22 miliardi di dollari per il prossimo decennio. Il dispositivo, basato sugli HoloLens progettati dal colosso tecnologico e già in commercio, aumenterà efficienza e sicurezza dei soldati, secondo Alex Kipman, responsabile della divisione della casa di Redmond che si occupa di realtà mista. Entra così in una fase più matura un progetto avviato due anni fa e che provocò le proteste dei dipendenti di Microsoft.
Il visore che verrà indossato dai soldati per l'addestramento e sul campo, utilizza sensori per la visione notturna e termica oltre a fornire dati per aiutare a ingaggiare obiettivi e prendere decisioni tattiche. "Il programma offre una maggiore consapevolezza della situazione, consentendo la condivisione delle informazioni e il processo decisionale in una varietà di scenari", ha affermato Kipman. "Questo accordo rafforza la posizione di Microsoft nel Pentagono e nel Dipartimento della Difesa", osserva Dan Ives, analista di Wedbush. Nel 2019, dopo le proteste dei dipendenti per un accordo con il governo Usa, il Ceo di Microsoft Satya Nadella difese la scelta sottolineando che la società aveva deciso di non negare ai governi eletti democraticamente l'accesso alle tecnologie per proteggere le libertà di cui godiamo. Questo contratto arriva dopo un altro siglato più di recente con il Pentagono, da 10 miliardi di dollari, per la fornitura di servizi cloud.
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