"Facebook ha contribuito a guidare il cambiamento verso la pubblicità personalizzata e ora vogliamo dimostrare che la personalizzazione e la privacy non sono in conflitto". Lo dice Dan Levy, Vicepresidente Ads & Business Platform di Facebook, nell'illustrare le novità che il colosso dei social intende mettere in atto per la pubblicità digitale del futuro. Un tema sempre più attuale dopo il ripensamento di Google sui cookies e dopo la funzione messa in campo da Apple che impedisce agli utenti di essere tracciati a scopi pubblicitari.
Nello specifico Facebook sta sviluppando tecnologie per rafforzare la privacy e aiutare a ridurre la quantità di informazioni personali utilizzate, pur consentendo di mostrare annunci pertinenti e misurarne l'efficacia. In un blogpost Levy ricorda come Facebook faccia parte di tre pilastri dell'internet che punta alla riservatezza dei dati in pratiche commerciali: la Partnership for Responsible Addressable Media (PRAM), la World Federation of Advertisers (WFA) e il World Wide Web Consortium (W3C). Grazie a tali collaborazioni, l'azienda "sta testando una nuova esperienza nel News Feed dove le persone possono sfogliare i contenuti business su argomenti come il beauty, il fitness o l'abbigliamento, ed esplorare i post delle aziende correlate utilizzando il contesto della navigazione e non solo i dati condivisi".
Ad esempio, se si sta guardando un video di viaggio, la piattaforma potrà mostrare annunci per hotel e voli senza che l'inserzionista abbia ottenuto informazioni sull'utente, fin quando non sarà egli stesso a concederle. Il manager ha anche spiegato che presto sia Instagram sia Facebook integreranno un proprio sistema di pagamenti, per offrire un'esperienza unica e ottimizzata. "La migrazione verso l'e-commerce, che avrebbe potuto richiedere un decennio, è esplosa nel giro di un anno - dice Levy - Supportarla, soddisfacendo le aspettative di privacy, è un'opportunità storica per permettere alla nostra industria di innovarsi ancora".
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