( di Antonino Caffo)
Su Facebook, da aprile a giugno,
oltre 2 miliardi di persone in tutto il mondo hanno ricevuto
risposte dagli esperti di salute sulle paure legate al Covid-19
e sull'immunizzazione tramite i vaccini. Nei soli Stati Uniti, 4
milioni di utenti del social hanno ottenuto informazioni sui
centri vaccinali più vicini al luogo di residenza, dopo essersi
informati, in maniera più accurata, sui rischi e i benefici dei
sieri. Sono alcuni dei risultati che il gruppo guidato da Mark
Zuckerberg ha fornito nel 'Report sull'applicazione degli
Standard della Comunità', relativo al secondo trimestre del
2021. La lotta alle fake news sulla pandemia ha dato i suoi
frutti, anche tramite la collaborazione delle 80 organizzazioni
di fact-checking di cui il colosso si serve a livello globale e
che, in più di 60 lingue, hanno controllato i contenuti
condivisi e relativi al Covid, valutandoli come genuini, falsi,
parzialmente falsi, manipolati o privi di contesto. Un monte di
post che viene gestito, in una prima fase, dall'Intelligenza
Artificiale e dagli algoritmi, per poi essere analizzato dai
team umani dedicati. Gli effetti positivi di tale 'bonifica' si
sono fatti sentire su larga scala: i dati di un'indagine
sull'impatto del Covid-19, condotta con Carnegie-Mellon e
l'Università del Maryland, mostrano un aumento del consenso sui
vaccini del 35% in Francia, del 25% in Indonesia e del 20% in
Nigeria. Negli Usa, la titubanza si è ridotta del 50%. Nei paesi
in cui i vaccini sono disponibili per la maggior parte delle
persone, Facebook ha intensificato gli sforzi per mostrare
quando amici e vicini condividono il loro sostegno alla causa,
attraverso cornici per la foto profilo e sticker. Dall'inizio
della pandemia, più di 18 milioni di persone hanno utilizzato le
cornici per la foto profilo. A livello globale, più del 25%
degli iscritti su Facebook ha visto qualcuno cambiare la foto
con la cornice dell'Unicef sul vaccino contro il Covid-19. Su
Instagram, gli sticker per il vaccino sono stati usati da oltre
7,6 milioni di utenti. "Il Covid-19 è ancora un grande problema
di salute pubblica e noi ci impegniamo ad aiutare le persone a
ottenere informazioni autorevoli, comprese quelle sui vaccini.
Continuiamo a rimuovere la disinformazione dannosa sulla
malattia, vietando ad esempio gli annunci che cercano di
sfruttare il trend per trarre profitto" ha spiegato Facebook in
una nota. In generale, sono stati rimossi più di 20 milioni di
contenuti fake sul Covid e bannati oltre 3.000 account, pagine e
gruppi, che hanno violato ripetutamente le regole sulla
diffusione delle bufale.
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