Dalla mini band robotica del giapponese Tetsuji Katsuda ai giardini zen in versione tech dell'italiano Alessandro Giacomel, fino ai pappagalli robot da compagnia: è la tecnologia declinata in modo creativo e anima della Maker Faire Rome, l'evento di riferimento dei creativi tecnologici in arrivo da tutto il mondo che si è aperto oggi al Gazometro ostiense e in programma fino al 9 ottobre.
"E' puro divertimento", spiega Katsuda, artista robotico che al suo stand presenta alcune delle sue ultime divertenti creazioni tra cui cinque piccoli robot umanoidi che compongobo una vera e propria band musicale e un robot che 'legge' il futuro di chi interagisce con lui, comunicando con ideogrammi dipinti al momento per l'interlocutore.
L'artista giapponese rappresenta perfettamente lo spirito che da 10 anni anima la Maker Faire Roma organizzata dalla Camera di Commercio di Roma e che raccoglie da sempre creativi tecnologici in arrivo da tutto il mondo.
Come il robot di compagnia da spalla di un visitatore californiano, una sorte di versione tech degli iconici pappagalli dei pirati, oppure i piccoli giardini zen creati dall'italiano Giacomel, nei quali una sfera si muove seguendo percorsi più o meno casuali e ipnotici per disegnare paesaggi ispirati ai giardini zen. E come tutti gli anni non poteva mancare uno degli artisti maker ormai tra i simboli dell'evento: il tedesco Kolya Kugler con i suoi robottoni metal-rock costruiti a partire da ferraglia e pezzi di ricambio di vecchie automobili.
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