/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Shellshock, il virus che minaccia i server

Shellshock, il virus che minaccia i server

Google e Amazon corrono a ripari, per Apple 'nessun rischio'

ROMA, 26 settembre 2014, 14:37

Redazione ANSA

ANSACheck

Google e Amazon sono corse ai ripari contro la nuova, grande minaccia del web: Shellshock, un bug all'interno di software che gira sulla metà dei server mondiali e su diversi dispositivi Apple. La falla consente a estranei di prendere il comando di server e computer in rete. Google ha riparato la falla sia sui server interni, sia su quelli commerciali 'cloud', mentre Amazon in un bollettino ha spiegato ai clienti di Web Services come mitigare il problema. Apple ha assicurato che la stragrande maggioranza degli utenti è al sicuro.
 

Soprannominata Shellshock come il trauma riportato dai soldati dopo la prima guerra mondiale, la falla è stata scoperta dai ricercatori di Red Hat e riguarda la 'Bash', un'interfaccia di comando testuale usata dai sistemi operativi Linux e OS X di Apple. Ad essere minacciati sono sistemi usati in ambito server, dove la falla potrebbe essere usata per carpire dati personali e interrompere servizi online. A differenza di Heartbleed, un bug individuato in primavera che aveva spinto il 40% degli statunitensi a cambiare le proprie password, in questo caso i consumatori non possono far molto per proteggersi.

Se Google e Amazon sono intervenute tempestivamente per mettere al sicuro i loro server, Apple ha spiegato che a breve rilascerà un aggiornamento. Tuttavia, ha detto un portavoce di Cupertino al sito iMore, ''la stragrande maggioranza degli utenti di OS X non sono a rischio'', perché ''i sistemi sono sicuri di default''. In pratica se un utente non è intervenuto sul sistema per configurare manualmente servizi avanzati, può stare tranquillo.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza