Apple non ha violato la normativa Antitrust sopprimendo la concorrenze nella musica digitale per i vecchi iPod, quelli venduti fra il settembre 2006 e il marzo 2009. E' il verdetto raggiunto dalla giuria nell'ambito di una class action da 1 miliardo di dollari che risale ad anni fa e che aveva nel mirino i vecchi iPod, che consentivano di ascoltare solo musica scaricata da iTunes o dai cd. E' una buona notizia per Apple alle prese anche con un'altra causa: l'appello presentato contro la sentenza che la giudica colpevole di un cartello dei prezzi per gli ebook.
''Abbiamo creato iPod e iTunes per offrire ai consumatori le migliori modalita' per ascoltare la musica - commenta Apple -.
Ogni volta che aggiorniamo questi prodotti, lo facciamo per rendere l'esperienza dei consumatori ancora migliore''. La giuria, composta da otto persone, ha raggiunto il verdetto dopo tre ore di deliberazioni: Apple non ha usato un software per bloccare la musica venduta da altri negozi sull'iPod per assicurarsi il monopolio del mercato musicale digitale. La decisione, se confermata, mette fine a una class-action avviata anni fa e approdata nella corte federale agli inizi di dicembre.
L'azione legale e' stata avviata rappresentando 8 presunti milioni di consumatori danneggiati da Apple, che non consentendo musica diversa da iTunes sull'iPod ha spinto al rialzo i prezzi dei dispositivi. I ricorrenti chiedevano 350 milioni di dollari in danni che, secondo la legge antitrust, sarebbe potuti triplicare. Nonostante la sconfitta, i ricorrenti intendono presentare appello.
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