Il tribunale di Milano ha confermato il blocco in tutta Italia della app UberPop, respingendo il reclamo nel merito presentato dalla multinazionale. Nelle scorse settimane, infatti, il tribunale milanese aveva già disposto l'inibitoria all'utilizzo del servizio, accogliendo il ricorso presentato dalle associazioni di categoria dei tassisti. Uber poi ha fatto reclamo contro la decisione chiedendo in prima battuta la sospensione dell'inibitoria, bocciata nei giorni scorsi. Oggi è stato respinto anche il reclamo nel merito.
I giudici della Sezione specializzata imprese di Milano, tra l'altro, hanno accolto anche il ricorso delle associazioni di categoria dei tassisti, assistite dagli avvocati Marco Giustiniani, Nico Moravia, Giovanni Gigliotti dello Studio Legale Pavia e Ansaldo e dall'avvocato Alessandro Fabbi, riguardante la singola posizione di un driver della app Uberpop.
Ricorso questo che, invece, non era stato accolto nel primo provvedimento del maggio scorso. "Il Tribunale di Milano - hanno spiegato i legali dei tassisti - ha definitivamente confermato il blocco del servizio Uber-pop in tutto il territorio italiano, per evidente concorrenza sleale, ed ha esteso l'inibizione anche nei confronti del singolo driver. Non possiamo che essere soddisfatti di questo risultato - hanno aggiunto -. È la terza volta, infatti e nell'arco di meno di tre mesi, che i giudici milanesi hanno emesso provvedimenti volti al blocco della app. A questo punto non ci sono davvero più alibi: il servizio non potrà più essere riattivato".
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