Dopo il boom di download per il gioco per smartphone Pokemon Go arrivano anche i primi grattacapi riguardanti privacy e sicurezza. Come segnalato da utenti ed esperti, l'applicazione consente alla compagnia un accesso totale ai dati degli utenti che si iscrivono al gioco utilizzando il proprio account Google. Si tratta di un "errore", ha spiegato lo sviluppatore Niantic al sito Recode, che sarà risolto a breve. Il problema riguarda la versione dell'app per iPhone.
Spunta anche un allarme virus: l'applicazione è ufficialmente disponibile solo in Usa, Australia e Nuova Zelanda, ma il gioco viene scaricato globalmente anche da link non ufficiali. Il rischio è quello di venire infettati da virus. La società Proofprint ha già rilevato una versione di Pokemon Go - non ufficiale - con un malware che permetterebbe ad hacker di controllare il proprio telefonino.
Pokemon Go è un gioco che sfrutta la realtà aumentata: gli utenti devono spostarsi nel mondo reale alla ricerca di Pokemon virtuali. A nemmeno una settimana dal lancio negli Usa l'app è più usata di WhatsApp e Snapchat ed è diventata protagonista di numerosi casi di cronaca, compreso il ritrovamento di un cadavere. Intanto su Change.org sono state lanciate oltre 30 petizioni online con richieste che riguardano l'accesso alla applicazione in altri Paesi, l'aumento delle garanzie di sicurezza, nuove funzionalità. La maggiore arriva dall'Italia e chiede a Nintendo di rilasciare una versione compatibile con i telefoni che usano il processore Intel.
Il gioco per smartphone, intanto, ha fatto lievitare il prezzo delle azioni Nintendo di oltre il 50% fino ad una capitalizzazione superiore ai 31 miliardi di dollari. Ieri il titolo è salito di oltre il 25% (+7 miliardi di dollari) e oggi ha chiuso a +12%.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA