Sale a 32 il numero di class action
che Apple rischia di dover fronteggiare, solo negli Stati Uniti,
per aver rallentato le prestazioni degli iPhone con batterie
vecchie senza informare i consumatori. Due nuove cause sono
infatti state depositate a San Jose, in California, mentre
all'estero una class action è in programma in Corea del Sud.
Un'associazione dei consumatori coreana, la Citizens United
for Consumer Sovereignty, ha reso noto che oltre un centinaio di
utenti hanno mosso una causa collettiva per il rallentamento
degli iPhone, chiedendo un risarcimento procapite di 2,2 milioni
di won, circa 1.700 euro. Nel frattempo uno studio legale di
Seul, Hannuri Law, ha fatto sapere di aver raccolto 370mila
adesioni di persone che vogliono unirsi a una causa contro
Apple.
La società di Cupertino, che dopo aver ammesso il
rallentamento degli iPhone si è offerta di sostituire le
batterie dei vecchi smartphone con un forte sconto (da 89 a 29
euro), è nell'occhio del ciclone anche in Francia, dove la
procura di Parigi sta conducendo un'indagine per "truffa" e
"obsolescenza programmata".
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