Snapchat, la app molto usata
dai giovani americani, ha accusato Donald Trump di incitare alla
"violenza razziale" e ha annunciato che non promuoverà più i
suoi messaggi. Lo ha reso noto un portavoce.
"Non andremo ad amplificare le voci che incitano alla
violenza razziale e l'ingiustizia facendo loro promozione
gratuita" sulla piattaforma, ha precisato la società.
In pratica l'account verificato di Trump su Snapchat
continuerà a essere funzionante, e comparirà tra i risultati
delle ricerche sulla piattaforma. Tuttavia i contenuti del
presidente Usa non saranno più mostrati nella sezione "Scopri",
che raccoglie i contributi di politici, editori, celebrità e
influencer.
"La violenza e l'ingiustizia razziale non hanno posto nella
nostra società. Stiamo insieme a tutti coloro che cercano pace,
amore, uguaglianza e giustizia in America", ha evidenziato
l'azienda.
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