Le azioni dei due più grandi sviluppatori di videogame, Tencent e NetEase hanno accusato perdite pesanti alla Borsa di Hong Kong all'indomani della stretta annunciata dalla Cina sull'uso dei videogiochi online da parte dei minori. La National Press and Publication Administration ha infatti chiarito che i ragazzi con meno di 18 anni potranno giocare per un massimo di tre ore settimanali, pari a un'ora quotidiana (dalle 20 alle 21), da venerdì a domenica.
Una mossa drastica, in considerazione del fatto che le regole definite nel 2019 consentivano fino a 90 minuti al giorno, per la maggior parte della giornata. "Stimiamo che circa il 5% delle entrate derivanti dai giochi provenga da minori di 18 anni e riteniamo che Tencent abbia un impatto sui guadagni di circa il 3% se supponiamo che il gioco contribuisca a circa il 60% dei guadagni totali", ha affermato la banca d'affari Jefferies in una nota di lunedi. "I minorenni sono una singola cifra delle entrate di gioco di NetEase".
Per molto tempo, il governo cinese è stato preoccupato per la dipendenza dal gioco tra i giovani, in un contesto che vede i contenuti sono stretta osservazione.
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