L'amministrazione Trump infligge un altro duro colpo all'eredità di Barack Obama e smantella la neutralità della rete, aprendo la strada a un web a due velocità. Le proteste online e in strada di milioni di americani e della Silicon Valley non sono servite a nulla. Con tre voti a favore e due contrari, la neutralità del web è stata abolita e la battaglia ora si sposta in tribunale: il procuratore di New York ha già annunciato un'azione legale contro la decisione. Il colosso della tv in streaming Netflix si è detto "deluso" per il voto della Federal Communications Commission, prevedendo all'orizzonte una lunga battaglia. Dello stesso tenore Twitter, che si impegna a continuare a difendere un "internet aperto".
Critiche anche Google, Amazon e Facebook che si impegnano a battersi per un internet aperto a tutti, senza discriminazioni. "Lavoreremo con il Congresso", assicura Sheryl Sandberg, il chief operatinmg officer di Facebook. "Un internet aperto è la nostra priorità", dice Amazon. "Restiamo impegnati alle politiche della neutralità della rete, che godono dell'appoggio pubblico, sono state approvate dai tribunali e funzionano bene per l'economia di internet", fa eco Google. La partita quindi sembra solo all'inizio. Le speranze di molti sono in un intervento del Congresso per il ripristino di un internet 'neutro' che non discrimini, dato l'appoggio alla causa anche di diversi parlamentari e senatori repubblicani. Il voto alla Fcc è stato un voto di 'partito': i tre sì all'abolizione sono arrivati dai repubblicani della commissione, i due 'no' dalle due donne democratiche della Fcc, Mignon Clyburn e Jessica Rosenworcel. Non è mancata la suspense durante la votazione: pochi minuti prima del voto definitivo, mentre il presidente della Fcc Ajit Pai stava parlando, la seduta è stata sospesa "per motivi di sicurezza".
I cani anti-bomba hanno perlustrato la sede della commissione e dopo aver accertato che si era trattato di un falso allarme, la votazione è ripresa. Le critiche all'abolizione sono state bipartisan e sono arrivate anche dai creatori di internet, che avevano chiesto la cancellazione del voto. "L'abolizione delle neutralità della rete è una minaccia al web", hanno denunciato. Dure le parole dei commissari democratici della Fcc. "L'agenzia che dovrebbe difendere i consumatori li sta abbandonando", è stato il monito di Clyburn, che si è detta lieta del fatto che "l'ultima parola non sarà quella della commissione". Critiche respinte dal presidente della Fcc: "Stiamo aiutando i consumatori e promuovendo la concorrenza. I fornitori di banda larga saranno incentivati a costruire reti, soprattutto nelle aree non attrezzate", ha affermato Pai, spiegando il perché l'abolizione della neutralità della rete è necessaria: bocciando le norme in vigore, "torniamo alle regole che hanno governato internet per anni". "Sono orgoglioso di mettere fine a due anni di sperimentazione di regole pesanti", ha rincarato la dose il commissario repubblicano Brendan Carr, precisando che la Fcc "non sta mettendo fine a internet: questa è solo un'apocalittica retorica".
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