"Quella cibernetica è la frontiera su cui si sta spostando sempre più e in misura più pervasiva la dinamica delle conflittualità tra Stati e tra soggetti". Lo ha detto il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, all'Itasec di Pisa, la terza conferenza nazionale sulla cybersicurezza in corso al Cnr di Pisa. "L'Italia - ha sottolineato - ha istituito, presso il Dipartimento per le Informazioni e la Sicurezza, il Nucleo sicurezza cibernetica (Nsc), presieduto proprio da Roberto Baldoni e per il quale ho voluto nominare, in rappresentanza della Difesa, uno dei miei consiglieri". Trenta ha poi aggiunto che "in ambito Nato la Difesa ha delineato le esigenze operative per rafforzare la sicurezza dello spazio cibernetico e ha costituito il Comando interforze per le operazioni cibernetiche (Cioc), posto alle dirette dipendenze del Capo di Stato Maggiore della Difesa, quale Cyber Command nazionale abilitato a svolgere operazioni militari nel dominio cibernetico".
Affrontare il problema della cybersicurezza in Italia con un'iniziativa corale: è quanto ha proposto il presidente del Consiglio nazionale delle Ricerche (Cnr), Massimo Inguscio, aprendo la conferenza "Itasec19". "La partita sulla cyber sicurezza in Italia - ha rilevato - va giocata coralmente. I centri di ricerca, il mondo delle imprese, quello bancario-finanziario e le amministrazioni pubbliche a livello centrale come territoriale, hanno davanti a loro una sfida che è mondiale. La risposta a questa prova coinvolge tutti noi".
A Itasec19 sono previsti 60 speaker, 40 relazioni scientifiche, 5 workshop. E' organizzata dal Laboratorio Nazionale di Cybersecurity del CINI - in collaborazione con il CNR, la Scuola IMT Alti Studi di Lucca, le Università di Pisa, Firenze e Siena. Riunisce per il terzo anno consecutivo ricercatori e professionisti provenienti dal mondo accademico, industriale e governativo per discutere le sfide emergenti nel campo della cybersecurity.
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