Huawei si prepara a fare causa al governo americano per aver vietato alle agenzie federali di usare i suoi prodotti. Lo riporta il New York Times citando alcune fonti, secondo le quali l'azione legale dovrebbe essere depositata in Texas, nel distretto orientale, dove Huawei ha la sua sede. L'annuncio ufficiale della causa dovrebbe arrivare entro la settimana.
Intanto, la direttrice finanziaria di Huawei, Meng Wanzhou, ha fatto causa al Canada in relazione al suo arresto all'aeroporto di Vancouver l'anno scorso su richiesta degli Stati Uniti. La manager e figlia del fondatore del gruppo era stata arrestata a dicembre con l'accusa di avere eluso le sanzioni americane contro l'Iran. Lo riporta la Bbc online. Le autorità americane hanno chiesto l'estradizione di Meng, che è una cittadina cinese, ma la Cina si "oppone con forza" a questa misura e sabato ha presentato una protesta formale al Canada definendo la vicenda "un grave incidente politico". Da parte sua, Meng ha citato in giudizio il governo canadese, l'agenzia di frontiera e la polizia per "gravi violazioni" dei suoi diritti civili.
Gli Usa usano un doppio standard rivendicando che la legge cinese richiede a Huawei di violare la sicurezza di altri Paesi per recuperare informazioni, quando si tratta d'interferenza in attività economiche con mezzi politici. E' il giudizio di Zhang Yesui, ex ambasciatore a Washington e attuale portavoce del Congresso nazionale del popolo (parlamento cinese), secondo cui gli Usa prendono in considerazione la legge sulla sicurezza nazionale cinese fuori dal contesto evidenziando "i cosiddetti rischi per la sicurezza" legati ad aziende cinesi.
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