Il bando Usa pesa sui conti di Huawei: il fondatore del colosso cinese delle tlc, Ren Zhengfei, ha stimato 30 miliardi di dollari in meno in termini di fatturato nell'arco dei prossimi due anni. La compagnia, ha spiegato, sarà costretta a "ridurre la produzione, ma la mossa americana non ci fermerà".
Huawei, diventata nel primo trimestre il secondo player mondiale degli smartphone superando Apple, deve rivedere le ambizioni sulla leadership mondiale a spese di Samsung, a causa dell'iscrizione del colosso cinese nella "lista nera" del commercio Usa. Infatti, le vendite di smartphone all'estero sono crollate del 40%, ha confermato Zhengfei, in merito alle indiscrezioni circolate.
La società dimagrirà di quasi il 30% in termini di ricavi rispetto ai 105 miliardi di dollari del 2018 e di quasi il 25% sulle previsioni annunciate a febbraio di 125 miliardi per il 2019: sono le previsioni aggiornate del colosso delle tlc di Shenzhen, in base ai 30 miliardi di minori ricavi attesi nel 2019 e nel 2020, secondo l'annuncio di oggi del fondatore.
Sorpresi da forte determinazione degli Usa
Ren Zhengfei ha ammesso che non si sarebbe mai aspettato una così forte determinazione degli Usa contro la sua compagnia. "Penso che entrambe le parti soffriranno per la situazione e nessuno alla fine vincerà", ha detto Ren, parlando nel quartier generale di Shenzhen. Huawei, per motivi sulla sicurezza nazionale, è finita nella lista nera del commercio Usa, costringendo tutte le compagnie americane che vogliono vendere componenti a ottenere specifica approvazione del Dipartimento del commercio Usa.
Salvini, lavoriamo per verificare i rischi
Lavoriamo per verificare le problematiche e gli eventuali rischi concreti che ci possono imporre una riflessione": lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini durante la conferenza stampa a Washington a proposito del ruolo di Huawei nello sviluppo delle reti 5G. "Sono d'accordo con le preoccupazioni Usa".
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