/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Cresce cybercrime, bersagliata la Sanità

Cresce cybercrime, bersagliata la Sanità

Rapporto Clusit, "siamo a due minuti dalla mezzanotte"

ROMA, 04 ottobre 2019, 11:57

Redazione ANSA

ANSACheck

© ANSA/EPA

© ANSA/EPA
© ANSA/EPA

Il cybercrime, cioè gli attacchi compiuti per estorcere denaro, sono la principale causa delle aggressioni informatiche mondiali: rappresentano l'85% e segnano un +3,8%. Tra i settori più bersagliati la Sanità, con 97 attacchi gravi (su 757 globali) pari ad un aumento del 31%. Le tecniche più usate sono phishing e social engeneering (+104%), il "semplice" malware l'arma più diffusa. Sono i dati del Rapporto Clusit sui primi sei mesi 2019. "Siamo a due minuti dalla mezzanotte", è la metafora apocalittica degli esperti.

Riguardo la sanità, osserva il Clusit, mai dal 2011, anno della pubblicazione del primo Rapporto, "questo settore è stato così bersagliato". Il numero di casi censiti, soprattutto con finalità̀di cybercrime e furto di dati personali, èaumentato del 98% rispetto al 2017. Segue il settore della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) e retail, con un incremento degli attacchi del 40%, mentre diminuiscono gli attacchi gravi verso le categorie Government e Banking-Finance.

Il rapporto Clusit, presentato a Verona in occasione del mese della sicurezza informatica, evidenzia ancora una volta che per conseguire la gran parte dei loro obiettivi i cyber-aggressori possono fare affidamento sull'efficacia di malware (virus malevolo) "semplice", prodotto industrialmente a costi decrescenti (in crescita del 5,1% e saldamente al primo posto in termini assoluti, rappresentando il 41% del totale nel periodo, contro il 38% nel primo semestre 2018); e su tecniche di phishing e social engineering (cioè lo studio del comportamento di una persona al fine di carpire informazioni): questi due vettori d'attacco mostrano infatti una crescita del 104,8% rispetto al primo semestre 2018. "Il fatto che le tecniche di attacco più banali rappresentino ancora il 63% del totale implica che gli attaccanti possono realizzare attacchi gravi di successo contro le loro vittime con relativa semplicità e a costi molto bassi, oltretutto decrescenti. Ci conferma ancora una volta quanto sia fondamentale ed urgente investire anche sul fattore umano", spiega Andrea Zapparoli Manzoni, membro del Comitato Direttivo Clusit, tra gli autori del Rapporto.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza