/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Huawei: se Australia non fa dietrofornt su 5G, via 1500 posti lavoro

Huawei: se Australia non fa dietrofornt su 5G, via 1500 posti lavoro

Azienda ingaggia studio legale contro chi diffonde notizie false

ROMA, 04 dicembre 2019, 11:49

Redazione ANSA

ANSACheck

© ANSA/EPA

© ANSA/EPA
© ANSA/EPA

Se l'Australia non farà marcia indietro sul 5G, consentendo a Huawei di partecipare allo sviluppo delle reti, nel Paese salteranno 1.500 posti di lavoro nell'arco dei prossimi 18 mesi. Lo ha detto Jeremy Mitchell, direttore per gli affari pubblici di Huawei Australia, secondo quanto riporta il Financial Times. Il manager ha anche annunciato che l'azienda perseguirà legalmente chi diffonde notizie false e lesive della sua reputazione, in Australia e altrove.

"I nostri fornitori sono in gran parte piccole e medie imprese con circa 30 dipendenti, e in molti casi Huawei sta generando circa l'80% del loro fatturato, quindi senza di noi si trovano in grossi guai", ha detto Mitchell. "Una volta presi in considerazione i subappaltatori impiegati dai nostri principali fornitori, siamo responsabili di circa 1.500 posti di lavoro nel settore delle costruzioni di telecomunicazioni locali. A meno che il divieto per Huawei sul 5G non venga annullato, questi posti andranno persi nei prossimi 18 mesi".

Mitchell ha anche reso noto che Huawei ha assunto come consulente strategico Xenophon Davis, uno studio legale fondato dall'ex politico Nick Xenophon e dall'ex giornalista investigativo Mark Devis. "Xenophon Davis ci fornirà un'assistenza cruciale mentre cerchiamo di difenderci da attacchi malevoli da parte di entità intenzionate a causarci danni alla reputazione", ha affermato Mitchell. "Vogliamo assicurarci che la discussione sulla sicurezza informatica sia basata su fatti e non su insinuazioni infondate che purtroppo stanno dominando il dibattito attuale".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza