Gli Stati Uniti stanno mettendo a punto un piano per evitare che i Paesi in via di sviluppo e le imprese acquistino tecnologie di telecomunicazione da aziende cinesi come Huawei e Zte. La mossa è dettata dalle preoccupazioni degli Usa per la sicurezza dopo che l'amministrazione Trump ha puntato il dito contro la tecnologia di Huawei e Zte che gioca un ruolo dominante nel 5G e potrebbe essere utilizzata nello spionaggio.
Come riferisce Bloomberg, il piano prevede di utilizzare parte dei 60 miliardi di dollari di fondi della nuova agenzia International Development Finance Corporation (Dfc), creata un anno fa per "affrontare le sfide dello sviluppo e le priorità di politica estera". Gli Stati Uniti potrebbero finanziare soluzioni alternative a Huawei attraverso prestiti o garanzie di prestito a nazioni e aziende in via di sviluppo, o addirittura acquisire partecipazioni di minoranza in aziende emergenti che sviluppano le tecnologie dei rivali cinesi.
Huawei e ZTE "sono statali o sostenute da sovvenzioni pubbliche - ha detto a l'amministratore delegato dell'agenzia Dfc, Adam Boehler - e il vero problema di Huawei non è la Cina, ma la sicurezza dei dati. Vogliamo garantire che le aziende aderiscano a determinati standard di sicurezza dei dati e alla protezione dei dati personali".
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