"Vorrei avviare un corposo piano di
digitalizzazione del Ministero della Transizione ecologica.
Voglio digitalizzare gli uffici, la rete dei parchi e le
principali attività di monitoraggio del territorio, integrando
tutte le tecnologie disponibili, dal cloud all'intelligenza
artificiale ai sensori a terra ai droni. L'Italia deve diventare
una nazione sicura e smart, in grado di dispoprre dei migliori
strumenti per l'acquisizioni dei dati del territorio, per
pervenire le calamità naturali. Vorrei lasciare a chi verrà dopo
un Ministero digitalizzato e internazionalizzato". Lo ha detto
stamani il ministro della Transizione ecologica, Roberto
Cingolani, presentando in teleconferenza le linee guida del suo
ministero alle Commissioni Ambiente ed Attività produttive di
Camera e Senato.
"Questo sarà un ministero che davvero dovrà confrontarsi su
base giornaliera con le grandi istituzioni internazionali - ha
detto ancora il ministro -. Dovrà essere molto
internazionalizzato e molto digitale, per sostenere il paese in
quel ruolo che io spero sarà di guida nel mondo della
sostenibilità e della tutela dell'ambiente". Insieme alla
digitalizzazione, Cingolani ha annunciato che il Ministero sarà
potenziato "sotto il profilo delle risorse umane, con competenze
tecniche ed esperienze internazionali". Per questo
"proseguiranno le procedure concorsuali in essere".
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