La Cina ha sospeso in via temporanea
l'approvazione dei nuovi videogame, in quello che è un nuovo
duro colpo alle società del settore e, più in generale, al
comparto tecnologico. Secondo quanto riportato dal South China
Morning Post, citando fonti vicine al dossier, la decisione
sarebbe stata rivelata proprio nella convocazione di ieri dei
vertici dei colossi dei videogame, come Tencent e NetEase, da
parte dei funzionari del Dipartimento centrale della Propaganda
del Partito comunista, dell'Amministrazione Nazionale per la
Stampa e le Pubblicazioni, della Cyberspace Administration of
China e del ministero della Cultura e del Turismo. L'evento si è
concentrato sulle restrizioni per i minori e sul controllo dei
contenut: in sostanza, hanno spiegato le fonti al quotidiano di
Hong Kong, la mossa delle autorità significa che "tutto è in
sospeso" e che non ci saranno nuove approvazioni "per un po'"
perché la priorità, al momento, è quella di "ridurre il numero
di nuovi videogiochi" nel Paese. Scenario che ha portato a
pesanti perdite dei tecnologici (Tencent a -8,48% e NetEase a
-11,03%) alla Borsa di Hong Kong che ha chiuso in rosso del
2,30%.
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