Apple richiederà tamponi ai
dipendenti che non hanno fatto il booster. E' quanto contenuto
in una nota interna della società di Cupertino, secondo il sito
The Verge. La richiesta sarà fatta sia ai dipendenti dei suoi
negozi di vendita al dettaglio sia agli impiegati degli uffici,
che devono presentare un certificato di avvenuta vaccinazione
con la cosiddetta dose 'booster' contro il Covid-19. In caso
contrario, a partire dal 15 febbraio, i dipendenti saranno
costretti ad effettuare frequentemente dei tamponi per poter
accedere al luogo di lavoro.
L'azienda, dopo una serie di slittamenti ha rinviato ancora
il rientro in presenza. L'ultima ipotesi, poi sfumata, era un
ritorno in ufficio da febbraio in modalità ibrida, tre giorni a
settimana. Nel frattempo, visto l'allungamento dello smart
working, Apple ha stanziato un bonus di 1.000 dollari per i
dipendenti da spendere proprio per la strumentazione necessaria
per lavorare da casa.
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