L'equivalente di oltre 20 milioni
di dollari in criptovalute sarebbero arrivati in Ucraina. La
stima è della società di analisi Elliptic che ha messo assieme
la totalità delle donazioni arrivate via bitcoin ed ethereum,
due delle principali monete basate su blockchaini. La
piattaforma di scambio che gestisce i portafogli del governo
ucraino è Kuna, con sede a Kiev. In un'intervista al sito
Coindesk, il fondatore Michael Chobanian ha detto che al momento
sono "come una banca per il governo" spiegando in che modo le
organizzazioni stanno spendendo gli aiuti ricevuti via cripto.
"Stiamo evacuando le persone - ha aggiunto - quindi usiamo
il denaro per comprare benzina, cibo e acqua. Ma non solo: i
soldi servono anche al personale militare locale per acquistare
rifornimenti e attrezzature di ricognizione, come i droni". Kuna
ha rilevato la ricezione sul suo exchange di più di 150 bitcoin
e di quasi 2.300 ethereum in donazioni, che corrispondono a
circa 6,30 e 6,50 milioni di dollari. La spinta all'uso delle
criptovalute sta cambiando le modalità con cui molti fornitori
in Ucraina accettano pagamenti. È lo stesso Chobanian ad
affermarlo: "Usare i metodi tradizionali oggi è molto difficile,
per chi compra e per chi vende. Abbiamo imparato ad essere
veloci: riceviamo e spendiamo i fondi, dove serve, quasi
immediatamente".
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