Il Ministero dell'innovazione e
transizione digitale, quello di Vittorio Colao, prima di passare
il testimone fa un bilancio della sua attività. La strategia per
l'Italia Digitale 2026, approvata nel marzo 2021, aveva
stabilito obiettivi ambiziosi per l'Italia, in linea con quelli
della Bussola Digitale 2030 europea ma con tempi più stretti:
garantire entro il 2026 connettività a banda ultra larga a tutto
il Paese, accelerare la digitalizzazione e la diffusione di
servizi digitali e piattaforme pubbliche, accelerare la
digitalizzazione della sanità pubblica e armonizzare la sua
diffusione sul territorio, incrementare il livello di
cybersicurezza del Paese e intervenire sulle competenze digitali
dei cittadini. In parallelo rilanciare la leadership italiana
nello spazio e avviare il rafforzamento del Paese nelle
tecnologie strategiche per il futuro. "A ottobre tutti i target
e le milestone del PNRR sono stati rispettati" scrive il
ministero. "Sono state completate tutte le attività necessarie
per avviare i lavori di realizzazione dei progetti di
connettività a banda ultra larga; I lavori per il Polo
Strategico Nazionale (PSN) sono partiti e il PSN sarà attivo
entro dicembre; Le nuove piattaforme per l'interoperabilità
delle banche dati pubbliche, per le notifiche digitali, le
deleghe e i pagamenti sono operative o in fase di pre-rilascio;
I fondi per la digitalizzazione delle amministrazioni pubbliche
centrali e locali sono in larga parte già stati assegnati;
L'Agenzia per la cybersicurezza è stata costituita ed è ora
pienamente operativa; Sono state approvate le nuove architetture
per la sanità digitale ed è stata avviata la loro realizzazione.
Sono partite tutte le iniziative sulle competenze digitali, la
maggiore delle quali è stata la creazione dell'innovativo Fondo
per la Repubblica Digitale e tutti i fondi PNRR e ordinari
previsti per il settore Spazio sono stati assegnati".
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