Finisce in amministrazione controllata la piattaforma giapponese per scambio di Bitcoin, MtGox, che potrebbe presentare a breve dichiarazione di liquidazione, quindi scomparire definitivamente. "Il tribunale di Tokyo ha respinto la domanda per l'avvio della riabilitazione civile", spiega il ceo Mark Karpeles in un comunicato.
Mt.Gox circa due mesi fa ha depositato la richiesta di bancarotta protetta al Tribunale di Tokyo a causa di passività nette accumulate per 47 milioni di euro.
MtGox era finita nella bufera anche a seguito di una sparizione di 750.000 pezzi di moneta virtuale di numerosi clienti e 100.000 della stessa società. L’equivalente di circa 350 milioni di dollari. Dopo la dichiarazione di bancarotta, con proteste furenti degli utenti, MtGox ha poi ritrovato una parte del 'bottino' che aveva detto di aver perduto, pari a 200mila Bitcoin, presumibilmente per un attacco di criminali informatici. Sono stati ritrovati in un portafogli virtuale che l'azienda non usava da tempo.
Dopo la bancarotta ed essere stato inaccessibile per disservizio tecnico, MtGox è poi tornato in vita ma solo per i comunicati ufficiali e per consentire agli utenti di controllare il proprio credito. Poi è arrivata la richiesta di bancarotta protetta che poteva far pensare ad una volontà di rilancio. Invece sembra che la piattaforma abbia definitivamente alzato la bandiera bianca.
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