Facebook intensifica la lotta al 'click baiting', una pratica grazie alla quale i siti pubblicano notizie con titoli sensazionalistici a cui però non corrisponde un contenuto, per attirare lettori e conseguenti guadagni in pubblicità. D'ora in poi, spiega il social network, l'algoritmo premierà nel flusso di notizie non questo tipo di contenuti ma quelli su cui gli utenti si soffermano di più nella lettura.
Esattamente il contrario di quello che si ottiene spesso con il 'click baiting', cioè un 'effetto rimbalzo'. "Con queste modifiche vogliamo capire meglio quali articoli possano essere interessanti per gli utenti basandoci sul tempo trascorso nella lettura, in questo modo è più probabile che vedano contenuti la cui lettura può risultare interessante", spiegano in un post ufficiale Moshe Blank e Jie Xu, ingegnere e scienziato di Facebook. Oltre a questa caratteristica il nuovo algoritmo punta ad analizzare anche la diversità dei contenuti pubblicati dalla pagina. Al momento le modifiche sono previste soprattutto sui browser 'mobile' e su Instant Articles, un'edicola digitale sul social network curata dalle testate giornalistiche. Le novità verranno rilasciate gradualmente nelle prossime settimane, con alcuni editori che potrebbero avere un piccolo impatto nel traffico generato sui social.
Un primo attacco ai post 'acchiappa-click' Facebook l'ha messo in campo nel 2014. "Stiamo mettendo a punto due aggiornamenti per eliminare le storie che le persone spesso ci dicono essere spam o che non vogliono vedere", aveva allora spiegato il social network.
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