Mappe libere e gratuite per tutti, dati cartografici 'open source' utili alle Pubbliche Amministrazioni, aggiornamenti veloci grazie alla partecipazione degli utenti in stile Wikipedia che si sono rivelati utili in caso di soccorso in disastri naturali come quello di Haiti. Cresce la comunità di OpenStreetMap, un progetto nato nel 2004, che ora conta nel mondo tre milioni di utenti, di cui circa 8mila in Italia. Un'alternativa a sistemi lanciati da big come Google e Apple, già adottata da Financial Times e National Geographic.
"Molti utenti ne fanno un uso professionale, una mappa è un modo per estrarre informazioni. Si può scaricare tutto il contenuto che è disponibile anche offline", spiega all'ANSA Simone Cortesi, il responsabile italiano di OpenStreetMap che in questi giorni raduna a Milano la comunità nazionale. OpenStreetMap è una sorta di Wikipedia delle mappe. Come l'enciclopedia libera è un progetto realizzato da volontari che contribuiscono alla creazione di mappe, rendendole disponibili con licenza Creative Commons, permettendo a chiunque di utilizzarle e modificarle, migliorandole.
Il progetto si focalizza sui dati geografici, divisi in diverse tematiche: dalle comuni strade ai sentieri, dai corsi d'acqua ai binari, dagli idranti agli elettrodotti, dai fossi alle diverse tipologie di alberi. Ma si possono anche chiedere percorsi stradali o informazioni su ristoranti. Una sezione di OpenStreetMap è poi dedicata ai progetti umanitari. Grazie alla collaborazione degli utenti crea mappe in quei paesi poveri o con pochi mezzi che si rivelano utili sia alla popolazione sia ai soccorritori in caso di calamità mondiali, come il terremoto in Ecuador o di Haiti ma anche l'emergenza Ebola.
OpenStreetMap è nato nel 2004 in Gran Bretagna, nel 2009 contava 100mila utenti che si sono più che raddoppiati di anno anno fino ad arrivare agli attuali tre milioni. Solo per dare un'idea delle dimensioni del progetto, i file contenenti i dati della mappatura di tutto il pianeta misurano 48GB, di cui 1.9 riguardano lo spazio occupato dalla modifiche effettuate solo nell'ultima settimana.
"Questo significa - spiega Cortesi - che ci sono stati circa il 4% di dati mondiali ricontrollati nella sola settimana scorsa". Ogni comunità mondiale di OpenStreetMap può farsi promotrice di un progetto speciale.
OpenStreetMap Italia, ad esempio, è impegnata nel progetto 'estratti.openstreetmap.it' che ha l'obiettivo di costruire una cartografia per i piccoli Comuni, che hanno sempre meno risorse per mappare il territorio."Realizziamo mappe per le pubbliche amministrazioni italiane e le rendiamo disponibili aggiornate ogni 24 ore", spiega Simone Cortesi. La community tedesca, invece, grazie alla partecipazione degli utenti ha messo in piedi 'Wheelmap', una mappa che segnala strade e servizi accessibili ai portatori di handicap. Un aiuto che difficilmente potrebbe arrivare da un servizio di mappe che ha fini di lucro.
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