ROMA - L'intelligence israeliana, spiando gli hacker legati al governo russo, ha scoperto che questi stavano usando l'antivirus della società russa Kaspersky Lab. Lo riporta il New York Times. Il software è utilizzato da 400 milioni di utenti nel mondo incluse, fino al mese scorso, più di 20 agenzie governative americane. Gli 007 israeliani, scrive il quotidiano, hanno hackerato la rete di Kaspersky due anni fa, e in seguito hanno avvisato l'intelligence statunitense dell'intrusione da parte dei russi.
Washington ha quindi deciso, a settembre, di rimuovere l'antivirus dai computer delle agenzie governative, perché sospettato di essere usato per sottrarre informazioni per conto del Cremlino. Kaspersky Lab rigetta le accuse: "Non abbiamo mai aiutato e mai aiuteremo alcun governo in attività di cyber spionaggio, e contrariamente alle false accuse, il nostro software non contiene alcuna funzionalita' non dichiarata, come una backdoor, in quanto sarebbe illegale e non etico".
L'intelligence israeliana, secondo quanto riferisce un altro giornale - il Washington Post - due anni fa ha anche trovato, nella rete di Kaspersky, strumenti di hackeraggio "che potevano provenire solo dalla National Security Agency" (Nsa) statunitense. Israele ha avvistato l'Nsa, la quale ha avviato un'indagine scoprendo che quegli strumenti erano in possesso del governo russo. La settimana scorsa era stato il Wall Street Journal a riportare la notizia di un furto di dati della Nsa da parte di hacker legati al governo di Mosca che avevano sfruttato l'antivirus di Kaspersky. In quell'occasione la società di sicurezza aveva negato "legami non adeguati" con governi, incluso quello russo, denunciando di essere stata "inserita in una lotta geopolitica".
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