ROMA - Dopo le accuse di pubblicità "razzista", Facebook sotto i riflettori negli Usa anche per annunci di lavoro indirizzati a utenti di certe fasce d'età, per lo più giovani. A sollevare il caso è un'inchiesta pubblicata dal New York Times e dal sito ProPublica che già in passato ha puntato il dito contro il social per la discriminazione etnica, sugli affitti delle case, consentita agli inserzionisti di Facebook.
In quel caso la compagnia guidata da Zuckerbeg si era scusata, mentre sugli annunci di lavoro differenziati per fasce di età si difende: "Non sono discriminatori", se rientrano in una campagna "ampia e inclusiva" Mercoledì, secondo ProPublica, presso una corte federale di San Francisco è stata depositata una class action che denuncia discriminazione basata sull'età per conto della Communications Workers of America (CWA), sindacato americano, e nell'interesse degli utenti del social oltre i 40 anni "cui potrebbe essere stata negata la possibilità di venire a conoscenza di offerte di lavoro".
I legali affermano che la denuncia è basata su annunci pubblicitari di decine di aziende scoperti proprio su Facebook.
Anche la stessa compagnia guidata da Mark Zuckerberg, rileva ProPublica, ha mostrato annunci di lavoro solo a certi gruppi di età. L'azienda però rigetta le accuse: "Questa volta non siamo d'accordo", titola un post firmato da Rob Goldman, vice presidente per la pubblicità di FB.
La compagnia difende i suoi annunci mirati spiegando che rientrano in una campagna marketing più ampia che, nel complesso, ha interessato potenziali candidati di tutte le età.
E in generale, afferma Facebook, "mostrare annunci di lavoro a certe fasce d'età non è in sé discriminatorio", "quello che conta è che la campagna marketing sia ampia e inclusiva e non focalizzata solo su un particolare gruppo d'età". Inoltre, aggiunge Goldman, alcuni datori di lavoro potrebbero dover assumere in posizioni "con specifiche restrizioni d'età come i piloti militari o delle compagnie aeree".
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