Un bambino che nasce oggi avrà in
media 1300 foto o video postati sui social prima di compiere 13
anni. Lo afferma un report del Children Commissioner inglese,
che presenta un decalogo per limitare la quantità dei dati in
rete. "In media all'età di 13 anni i genitori hanno postato 1300
foto e video dei propri figli sui social - scrive Anne Longfield
nella prefazione al rapporto -. La quantità delle informazioni
esplode quando i bambini stessi iniziano a interagire con queste
piattaforme: in media un ragazzo posta sui social 26 volte al
giorno, un totale di quasi 70mila post entro i 18 anni. Dobbiamo
fermarci, e pensare a cosa questo vuol dire per i bambini oggi e
come può avere un impatto nelle loro vite da adulti". Il primo
consiglio per i bambini è di 'fermarsi e pensare' ogni volta che
stanno per condividere le informazioni personali. Dovrebbero
inoltre cercare di diminuire in generale il tempo passato sul
web, leggere termini e condizioni delle app che usano, spegnere
gli 'smart speaker' quando non vogliono condividere le
informazioni e rivolgersi ad un adulto se credono che i propri
dati siano stati usati in maniera fraudolenta. I genitori
dovrebbero evitare di postare informazioni sensibili online, ad
esempio taggando il figlio in una foto del compleanno che
rivelerebbe non solo la data ma anche l'indirizzo di casa,
cambiare spesso le password, utilizzare solo gadget originali e
non dei falsi che potrebbero essere meno sicuri, aggiornare
sempre i programmi di sicurezza e rivolgersi alle organizzazioni
deputate in caso di dubbi sulla sicurezza.
A condividere le informazioni, si ricorda infine nel
documento, non sono solo i genitori e i bambini stessi, ma anche
giocattoli smart, 'assistenti personali' e tutti i dispositivi
che in qualche modo tracciano la vita, come gli smartwatch.
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