Nel mondo 3,6 miliardi di persone non hanno ancora un accesso a Internet a prezzi accessibili. Nei 47 Paesi meno sviluppati, dove Internet potrebbe effettivamente avere un impatto per lo sviluppo, oltre l'80% della popolazione è ancora scollegato. Questo divario digitale è esacerbato anche dalla distribuzione disomogenea di know-how e competenze. Lo ha sottolineato il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, intervendo al forum di Berlino sulla governance.
Il capo dell'Onu ha anche stigmatizzato il persistente divario di genere nella connettività che, ha detto, continua ad aumentare. Solo il 2% delle donne in America Latina e nei Caraibi, così come in Asia orientale e Pacifico, dispone di un telefono cellulare con accesso a Internet. Nel mondo le donne che possiedono uno smartphone e possono accedere a internet sono circa 327 milioni meno degli uomini; sono inoltre significativamente sottorappresentate nella tecnologia dell'informazione e della comunicazione, nella leadership e nelle carriere accademiche nel settore tecnologico.
"L'invenzione della stampa intorno al 1450 da parte del tedesco Gutenberg - ha sottolineato Guterres - ha richiesto cinque secoli per raggiungere la metà dell'umanità. Ci sono voluti solo 25 anni perché Internet raggiungesse mezzo mondo". Resta ora l'obiettivo di collegare tutti i popoli del mondo entro il 2030 e questa, ha aggiunto, deve essere la priorità comune, "non solo per lo sviluppo sostenibile, ma anche per l'uguaglianza di genere". Per questo è necessaria attenzione all'uso che si fa della rete, uno strumento che "può essere una forza potente per il bene, ma facilmente utilizzato per scopi dannosi" ha aggiunto Guterres. A trent'anni dalla caduta del muro di Berlino, simbolo della guerra fredda e della divisione del mondo in due blocchi, Internet secondo Guterres può contribuire a creare pareti virtuali che possono separare i popoli. Infatti, ha aggiunto, le tecnologie digitali, a seconda del loro utilizzo, possono essere un fattore di ampliamento o riduzione dei divari sociali. Per lavorare tutti ad un Internet sicuro ha annunciato che presto nominerà un inviato tecnologico che lavorerà a promuovere un "futuro digitale comune".
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