La costellazione per l'internet satellitare Starlink raggiunge quota 2.000 satelliti, traguardo raggiunto con il 35esimo lancio dedicato. L'obiettivo è stato superato grazie al nuovo lancio di un razzo Falcon 9 dal Kennedy Space Center che ha messo in orbita altri 49 satelliti. Ma dei 2.000 satelliti lanciati solo 1.469 sono realmente operativi mentre 272 si stanno attualmente dirigendo verso l'orbita operativa e i restanti sono andati distrutti o sono malfunzionanti.
Nuovo traguardo raggiunto per l'ambizioso progetto di Elon Musk, il magnate americano fondatore anche di Tesla e SpaceX, di fornire un servizio di collegamenti internet in ogni punto del pianeta via satellite e che è già entrato in funzione in 25 paesi, servendo oltre 145.000 utenti in tutto il mondo. Con i 49 nuovi satelliti lanciati ieri è stata infatti infranta la barriera dei 2.000 satelliti, degli oltre 4.000 previsti per completare la costellazione. Non tutti però sono operativi, come ricordato da un tweet dello stesso Musk che ha aggiornato i dati spiegando che al momento 1.469 sono realmente operativi mentre una metà dei restanti dove ancora raggiungere l'orbita finale (servono settimane per completare questa fase). L'altra metà è invece formata da satelliti non operativi, usati ad esempio in fase di test, oppure malfunzionanti o andati distrutti: una percentuale di fallimenti già messa in conto nelle fasi inziali del programma e che dovrebbe essere in linea con le previsioni.
Il primo stadio del razzo, denominato B1060, ha completato così il suo decimo volo, il debutto era avvenuto il 30 giugno 2020 con il lancio di un satellite GPS, e messo in orbita con successo finora ben 487 satelliti. Prossimo obiettivo in programma per SpaceX è il lancio, programmato per il 27 gennaio, del nuovo satellite italiano Cosmo-SkyMed di Seconda generazione con un razzo Falcon 9.
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