Boom di attacchi informatici in Italia nel primo semestre 2022, in numero superiore all'intero 2021. Lo rileva il nuovo report dell'Osservatorio Cybersecurity di Exprivia sulle minacce informatiche che, da gennaio a giugno 2022, registra in Italia 1.572 tra attacchi, incidenti e violazioni della privacy, a fronte dei 1.356 casi complessivi dello scorso anno.Nonostante la curva di crescita dell'intero semestre, il rapporto stilato dal gruppo ICT pugliese segna comunque tra aprile e giugno un lieve calo del 5% circa dei casi (766) rispetto al primo trimestre dell'anno (quando erano stati 806).
Nel dettaglio sono stati riscontrati nel secondo trimestre 381 attacchi, 359 incidenti di sicurezza e 26 violazioni della privacy con pubblica amministrazione, banche e finanza ed healthcare tra i settori più colpiti dalle sanzioni emesse dal Garante per la protezione dei dati personali. Il monitoraggio evidenzia inoltre che continua la corsa ai cyber-armamenti, alla luce dei 118 fenomeni di cyber warfare (guerra cibernetica), quintuplicati rispetto allo scorso trimestre (22) a causa del protrarsi del conflitto Russia-Ucraina, con conseguente incremento di attacchi a infrastrutture critiche.
Nella classifica dei settori più colpiti, il finance si conferma quello privilegiato dai cyber-attaccanti, con un aumento del 14% (326 casi), rappresentando il 43% del totale degli attacchi. Segue il settore software/hardware, in particolare società ICT, di servizi digitali, piattaforme di e-commerce, dispositivi e sistemi operativi, che principalmente subiscono il furto di dati, come credenziali di accesso o informazioni sensibili, con un +40% dei casi (130) rispetto al trimestre precedente, e il 17% degli attacchi totali. Sale al terzo posto il settore industria, con 68 casi, mentre la pubblica amministrazione con 47 fenomeni segna un decremento del 57%, "presumibilmente - rileva il report - anche grazie a campagne di informazione in ambito cybersecurity da parte degli enti governativi".
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