BRUXELLES - L'Unione europea, per lottare più efficacemente contro la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata, ha fissato l'elenco dei porti in Italia e negli altri Stati membri dell'Ue, in cui "sono autorizzate operazioni di sbarco e trasbordo di prodotti della pesca e dove i pescherecci di Paesi terzi hanno accesso ai servizi portuali".
Si tratta dei porti di Ancona, Brindisi, Civitavecchia, Fiumicino (non é un posto di ispezione frontaliero dell'Ue).
Genova, Gioia Tauro, La Spezia, Livorno, Napoli, Olbia, Palermo, Ravenna, Reggio Calabria, Salerno, Taranto, Trapani, Trieste, Venezia.
La decisione é stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell'Ue.
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