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Allarme 'granchio blu' in Mediterraneo Centrale

Allarme 'granchio blu' in Mediterraneo Centrale

Specie originaria Mar Rosso invade coste Libia e Tunisia

PALERMO, 02 novembre 2017, 14:56

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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PALERMO - Un allarme 'granchio blu' (Portunis segnis), specie originaria del Mar Rosso che sta diventando invasiva nel Mediterraneo Centrale, è stato lanciato dal presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu Giovanni Tumbiolo e dal Sottosegretario di Stato tunisino con delega al mare Abdallah Rabhi, che, insieme a studiosi, biologi marini ed esperti, hanno incontrato i giornalisti durante una visita di Tumbiolo a Tunisi.

Tumbiolo è stato ospite dell'Union Tunisienne Agricolture e Pche (Utap) ed a Tunisi è stato a colloquio con il Primo Ministro Youssef Chahed ed il ministro dell'Agricoltura Samir Tajeb. Tumbiolo insieme a Rabhi ha anche incontrato i vertici delle istituzioni governative (Utap, Gipp), scientifiche, rappresentanti dei pescatori e dell'industria ittica per trattare argomenti spinosi e complessi da cui dipendono molto gli equilibri ambientali, produttivi e relazionali nel Mediterraneo Occidentale.

Il 'blue crab' è molto vorace e sta letteralmente invadendo le coste libiche e tunisine. Si sta espandendo a macchia d'olio (sono stati pescati esemplari fino a 80 mt di profondità), sta arrecando ingenti danni alle reti dei pescatori e sta distruggendo le larve di altri crostacei e molluschi. In Tunisia è crollata la produzione di gamberoni.

"Il granchio blu - ha spiegato Franco Andaloro, esperto dell'Osservatorio della Pesca del Mediterraneo - è una specie aliena che in questo momento sta diventando invasiva nel Mediterraneo Centrale sconvolgendo gli equilibri ecologici e l'economia della pesca in Tunisia. Contemporaneamente è stata già segnalata la sua presenza nei mari italiani. Un altro fenomeno estremamente importante riguarda una specie di crostaceo mediterraneo un tempo raro, che oggi sta letteralmente colonizzando i fondali a gambero bianco, dove operano le flotte italiane".

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